Racconto sul corso di escursionismo invernale 2014

CORSO DI ESCURSIONISMO INVERNALE 2014

Testo di Federico Valli

L’ultimo “cerchio” è stato fatto, e mentre siamo li stretti spalla a spalla un po’ di malinconia è inevitabile. Negli occhi c’è una tonalità predominante, abbacinante, il bianco. Mai però come stavolta il candore della neve è colorato d’emozioni, costellato di ricordi. Accompagnati dal gracchiante rumore delle ciaspole abbiamo percorso tanta strada e visto posti meravigliosi. Difficile dire cosa sia più vivido. Ci siamo incantati su svettanti picchi baciati dalla luna, abbiamo trattenuto il fiato di fronte alla maestosità soleggiata del Monte Bianco. I ricordi e le emozioni di tutto il corso riaffiorano disordinatamente ma intensi, si accalcano e non riesco a dargli la giusta collocazione. La pioggia e il fango della prima uscita quasi svaniti, sepolti sotto le marce innevate delle successive. Il timore di affrontare il campo invernale, il freddo della tenda ormai sono trasformati nel calore del ricordo di un’esperienza diversa e unica. Le fulgide albe, i rossi tramonti e le stellate notturne, tutti stagliati contro il duro e affascinante profilo delle Alpi. Sto facendo confusione, ma tutto ritorna d’impulso e si mescola creando un mosaico splendido nella mia mente. Infine, ultimo ma più importante, il rapporto che si crea fra chi queste esperienze le vive. Il piacere di ritrovare vecchi amici e trovarne di nuovi. Ora nella memoria ci sono i suoni delle tante risate fatte assieme, le battute gli scherzi. E molto di più, il darsi una mano nelle difficoltà e le indimenticabili serate passate insieme che cancellavano in un lampo il sudore e la fatica delle giornate. Le birrette, le cene, le “grolle”, le barzellette, i canti, le sfilate, la battaglia di palle di neve, e tanti tanti altri momenti vissuti meravigliosamente. Senza dimenticare la preparazione, la bravura dei nostri istruttori che hanno condiviso con noi tutto questo e messo a nostra disposizione le loro conoscenze. In questo mio confusionario riassunto spero di aver fatto emergere quello che più volevo far capire, ovvero che ancora una volta è stata per me un’esperienza fantastica. E’ stata un’isola, pardon, una montagna dove rifugiarmi e staccare la spina con le tensioni della quotidianità, dove azzerare il resto e concedermi di ritrovare la serenità. Eh si, io che probabilmente sono sempre il primo a fare scherzi e battute stupide ora che la fine del percorso è arrivata ed è il momento di disfare lo zaino sento già una grande nostalgia. E un po’ invidio chi potrà a breve ripartire col corso estivo, perchè conosco le meraviglie che li aspetta. Sono un sentimentale? forse si, ma non me ne vergogno affatto, anzi in fondo mi piaccio così. Come sempre mi sono dilungato, ma lunga è l’onda dei ricordi. Dal prondo del cuore grazie a tutti.

Fede